12 thoughts on “REVIEW – OSCAR ITALIANI DEL MUSICAL 2015

  1. Beh, questa sua analisi mi ha fatto assaporare un po’ di atmosfera che avrei respirato se fossi stato presente. Credo anche che un ulteriore passo in avanti, x il miglioramento continuo, é la trasmissione televisiva o anche streaming, x iniziare. Così tutti gli appassionati di musical potrebbero “saziarsi”!! ….x chi chiaramente non può venire a Roma e, dice bene, x chi non riesce a vederli. Prendi le città del sud ad esempio: tra tanti musical in scena tra Milano e Roma, quanti dalle nostre parti? (Salerno). Comunque, complimenti davvero.

    1. Grazie, felici di essere stati utili. Concordiamo sulla possibilità di una registrazione Tv. Sarebbe molto bello!

  2. Ciao Paolo, sono Maurizio Capitini, responsabile audio e fonico dell’ OIM. È davvero un piacere costatare che il grande lavoro svolto davanti e dietro le quinte per organizzare un tale evento, abbia portato dei risultati così buoni tanto da meritare un articolo tanto bello e lusinghiero. Ma un piccolo appunto devo farlo io a te: hai citato praticamente tutti i ruoli di attori, cantanti, creativi e maestranze con rispettivi nomi e cognomi, dimenticandoti però (visto che parliamo di Musical) di un aspetto a mio avviso non trascurabile; il suono, l’audio, il lavoro che raccoglie le performance di attori, cantanti e musicisti e le consegna al pubblico seduto in sala. Dietro un allestimento di questo genere si nasconde un grande lavoro tecnico e organizzativo che aimė mai nessuno riconosce, se ne accorgono solo se un microfono non funziona o qualcosa va storto nelle centinaia di cose che potrebbero accadere in uno spettacolo live. Speravo che almeno gli addetti ai lavori lo avessero notato magari esprimendo anche un piccolo parere sia pur esso positivo o negativo, giusto per far capire che esistiamo. Credo fermamente che (e su questo sto cercando di convincere Niccolò) così come viene riconosciuto il lavoro, e quindi l’assegnazione di un premio per il miglior disegno luci, questo debba essere riconosciuto anche per l’audio, all’estero esiste la figura consolidata del Light Designer e del Sound Designer, a mio avviso entrambi fondamentali per una forma di spettacolo quale ė il Musical. Grazie per il tuo tempo. Maurizio Capitini.

    1. Gen.le Maurizio, ha perfettamente ragione. Mi sono dimenticato del suono! Non cercherò scuse: l’ho proprio dimenticato! Ma, come dice lei, spesso ci si accorge “del suono” solo quando fischiano i microfoni o frusciano le casse. Mettiamola così: il suono degli OIM è stato talmente buono che ci si è potuti dimenticare di esso! La prenda come un’implicita lusinga! Un po’ come quando il trucco di una donna è fatto veramente bene e non si nota (immagine rubata al collega Leone)! Tuttavia concordo con la necessità di dover dare in Italia una maggiore importanza ai Sound Designer. La prossima volta io per primo darò maggior risalto a questa importantissima figura professionale. La prego di voler accettare le nostre scuse, è stata una dimenticanza involontaria.

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