“Phantom of the Opera” con Ramin Karimloo, parla il regista Federico Bellone: “non aspettatevi una copia dell’originale”.
di Paolo D. M. Vitale
Questa sera si aprirà il sipario sulla primissima produzione italiana del “The Phantom of the Opera”, il più che celebre capolavoro di Andrew Lloyd Webber. Questa nuova e attesissima versione made in Italy sarà ospite del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia al Politeama Rossetti di Trieste dal 4 al 16 luglio 2023 e del Tam Teatro Arcimboldi Milano dall’11 al 22 ottobre 2023.
Il cast prevede un’incredibile (per l’Italia!) punta di diamante: Ramin Karimloo nel ruolo del titolo. Chi è Ramin Karimloo? Karimloo è una vera e propria star del West End e di Broadway, un’icona assoluta del musical internazionale con alle spalle interpretazioni indimenticabili (oltre al Phantom ricordiamo, tra tutti, Les Miserable, Lover Never Dies, Sunset Boulevard…) che gli hanno valso candidature ai Tony e agli Olivier Award. Dal 2007 Karimloo è, di fatto, IL fantasma per eccellenza.
Accanto a Ramin Karimloo un cast internazionale di tutto rispetto: il talentuoso soprano italo americano Amelia Milo che interpreterà Christine; Bradley Jaden nei panni di Raoul, il Visconte di Chagny; Earl Carpenter nel ruolo di Monsieur André; Ian Mowat in quello di Monsieur Firmin.
Per i personaggi che invece già nello spettacolo sono di origine italiana, Carlotta Giudicelli e Ubaldo Piangi, il team creativo ha guardato al mondo della lirica, da cui provengono rispettivamente Anna Corvino e Gian Luca Pasolini, entrambi cantanti dalla significativa carriera internazionale.
É invece dal mondo del musical italiano che provengono le interpreti dei ruoli di Madame Giry e Meg Giry che saranno rispettivamente Alice Mistroni e Zoe Nochi.
Completano il cast Matt Bond, Jeremy Rose, Mark Biocca, Marianna Bonansone, Martina Cenere, Nicola Ciulla, Robert Ediogu, Stefania Fratepietro, Laura Galigani, Luca Gaudiano, Jessica Lorusso, Marta Melchiorre, Antonio Orler, Margherita Toso.
A dirigere questa eterogenea e molto promettente compagnia è un veterano delle regie internazionali e delle imprese ambiziose: Federico Bellone, colui che ha portato in Italia musical come Mary Poppins, Newsies, The Bodyguard e Ghost.
Paolo Vitale: Federico, come ci sei riuscito? Portare il Phantom in Italia è un’impresa storica!
Federico Bellone: Tutto è nato durante i mesi della pandemia. Stavo lavorando assieme ad un investitore per creare una nuova stagione di musical, ma tutti i titoli che pensavamo non sembravano riscuotere interesse presso il pubblico italiano. Quindi un po’ scoraggiato mi sono detto “resta solo il Phantom”. E incredibilmente Cameron Mackintosh ha immediatamente sposato il progetto ed ha mediato con il Really Useful Group di Webber per ottenere il via libera. Mackintosh aveva già visto il nostro Mary Poppins e quindi conosceva già il nostro modo di lavorare.
P.V.: Come hai scelto il team creativo?
F.B.: Il team del Phantom è lo stesso team con cui collaboro ormai da anni. Si tratta di grandi professionisti abituati a lavorare in un contesto internazionale: Gillian Bruce alle coreografie, Valerio Tiberi alle luci, Chiara Donato ai costumi, Giovanni Maria Lori alla supervisione musicale… Coinvolgerli in un progetto del genere è stato per me spontaneo.
P.V.: E come nasce il sodalizio con il Rossetti di Trieste?
F.B.: La collaborazione con il Rossetti è nata tramite Stefano Curti [direttore organizzativo del Rossetti ndr] con il quale ci conosciamo da tempo. Con Stefano condividiamo l’amore per il teatro musicale e da sempre siamo accomunati dalla stessa voglia di portare in Italia i grandi titoli di Londra e di Broadway. Stefano ha quindi sposato immediatamente il progetto del Phantom e ha reso questa collaborazione assolutamente “naturale”.
P.V.: Cosa ci dici invece del cast? Su tutti il nome di Ramin Karimloo ha sin da subito acceso i riflettori mondiali su questa produzione italiana. Abbiamo saputo che oltre 500 biglietti sono stati venduti a Londra…
F.B.: L’amicizia con Ramin è ormai di lunga data: ci siamo conosciuti durante le registrazioni de “d’Illusion – The Houdini musical” nel 2020, in piena pandemia, e anche per lui è stato praticamente naturale prendere parte al progetto del Phantom italiano. Accanto a Ramin abbiamo altri incredibili interpreti come Amelia Milo nei panni di Christine, una giovanissima cantante alla sua prima esperienza nel musical e poi ancora Bradley Jaden e Earl Carpenter, per restare sui nomi internazionali. Non dimentichiamo i meravigliosi interpreti italiani come Alice Mistroni, Zoe Nochi, Anna Corvino, Gian Luca Pasolini…
P.V.: Com’è stato dirigere artisti così variegati e con esperienze così diverse?
F.B.: E’ stata tosta: stimolante e impegnativo allo stesso tempo. Il Phantom è uno spettacolo veramente molto complesso che richiede una eccezionale dose di concentrazione. In queste settimane abbiamo veramente lavorato tutti moltissimo e la stanchezza adesso si fa sentire. Siamo tutti molto tesi e non vediamo l’ora che stasera si apra il sipario. Di contro ricordo tanti momenti bellissimi come le 3 settimane di prove nell’appartamento di Ramin, in un grattacielo al centro di NY.
P.V.: Quale futuro attende questa produzione?
F.B.: Come già successo con Mary Poppins, anche il Phantom diventerà una produzione internazionale e girerà per l’Europa (Montecarlo, Madrid…). Al momento in Italia abbiamo previsto solo le piazze di Trieste e di Milano, quindi meglio affrettarsi a prendere i biglietti perché le ultime date disponibili stanno rapidamente diventando sold-out.
Prima di chiudere voglio però lasciare un messaggio al pubblico: chi ama lo spettacolo originale deve essere consapevole che questo è uno spettacolo diverso, totalmente nuovo, non una copia dell’originale!